Penso che leggere – soprattutto leggere romanzi – non sia così importante, non redime, non colma nessuna lacuna, neppure dà forma alla vita: è solo mettere da parte un piccolo scrigno di emozioni. Se lo scrigno si apre, ne escono schegge di memoria che si riconnettono, a tua insaputa, a un più vasto ordine di significati. E quei significati poi finiscono per appartenerti: sono, alla fine, i tuoi pensieri-guida. Ecco alla spicciolata i romanzi che fanno da sottofondo a pensieri che spesso mi accompagnano. È un catalogo aperto, allusivamente infinito…
Vivere
- Se questo è un uomo di Levi (disumanizzarci: lo abbiamo già fatto, potrebbe riaccadere)
- Viaggio al termine della notte di Céline (solo nel buio della guerra si scopre la carne viva dell’umanità)
- Lo straniero di Camus (nel mondo, è un attimo…e sei come spaesato)
- Guerra e pace di Tolstoj (tutto esiste solo perchè amo, ha ragione il Principe Andrej)
- Cecità di Saramago (se guardiamo senza vedere l’amore, presto ci sbraneremo a vicenda)
- La cura di Hesse (non c’è nulla di veramente inutile che ci possa accadere).
- I miserabili di Hugo (né la religione, né il materialismo ci salvano: solo la compassione)
- La luna e i falò di Pavese (andarsene dal posto dove sei nata…quando torni, non puoi che soffrire)
- Cuore di Tenebra di Conrad (l’uomo occidentale spesso, senza alcuna ragione, si sente Dio)
- Il deserto dei tartari di Buzzati (il vuoto e l’ansia di colmarlo creano… altre ansie)
- Rumore bianco di De Lillo (la paura della morte si traveste, ma ci insegue ovunque)
- La linea d’ombra di Conrad (quando spariscono le più piccole tracce di luce…ecco la svolta)
- Pastorale americana di Roth (per quanto tu possa resistere alla Storia, un figlio prima o poi te la sbatte in faccia senza pietà)
- La metamorfosi di Kafka (mai indugiare nel non senso della vita, quando ci assale il pensiero: si rischia troppo)
- I racconti di Čechov (beato chi non li ha letti: non sa cosa sono il disincanto e l’assurdo della condizione umana)
- La coscienza di Zeno di Svevo (tutto esiste solo se ne abbiamo coscienza)
- Moby Dick di Melville (il bene e il male? O leggi la Bibbia o leggi Moby Dick)
- Il fu Mattia Pascal di Pirandello (è sempre così difficile mostrarsi per quello che si è)
- Lo scherzo di Kundera (possiamo improvvisamente sentirci ‘per caso’ nella vita)
Amare
- Lolita di Nabokov (dove finisce la perversione? dove comincia l’amore? Chi può dirlo. )
- Addio alle armi di Hemingway (lasci la guerra per amore e l’amore ti lascia: la vita non ha senso).
- La strada di Mc Carthy (un padre e un figlio, se il mondo si svuota, sono un uomo e un bambino)
- Vedi alla voce: amore di Grossman (per un bimbo un numero tatuato sulla pelle non è l’Olocausto, è un numero: il non amore è una forma adulta dell’essere)
- Una donna spezzata di De Beauvoir (impossibile trovare un posto giusto in mezzo agli uomini)
- Figli e amanti di Lawrence (le relazioni, se non funzionano, non è sempre colpa tua)
- L’amante di Yehoshua (mai pretendere di conoscere fino in fondo chi ti vive accanto)
- Anna Karenina di Tolvstoj (sfidare le convenzioni, se non ce la fai, ti ammazza)
- L’amante di Lady Chatterley di Lawrence (passione o relazione rassicurante? Se incontri un guardiacaccia, l’eterno dilemma femminile è (quasi) risolto)
- Il mio nome è Asher Lev di Potok (un artista ha un urlo dentro e prima o poi urla, è venuto al mondo per questo)
- L’idiota di Dostoevskij (Il mondo è incapace di accogliere in sé l’infinita bontà)
- La recita di Bolzano di Marai (l’amore può rivelarsi un immenso equivoco, da non dimenticare)
Non classificati
- Il dono di Nabokov (di un libro si può non capire nulla, salvo che Nabokov scrive da Dio e mai, se scrivi di mestiere, raggiungerai l’incanto della sua prosa)
- I Vangeli (passare nella vita facendo solo del bene, se non sei il figlio di Dio, al massimo ci provi)
I miei romanzi letti comprendono anche il 90% dei citati da te.
Bene, sono contenta di questa coincidenza. Molti altri bisognerebbe aggiungerne.